La Vernaccia Riminese non Dimenticata…

Bisogna essere grati ai vignaioli. Il loro attaccamento alla terra e ai vigneti è qualcosa che va ben al di la del pur nobile concetto di lavoro. Non parliamo poi del guadagno: per qualcuno che diventa ricco e brilla nelle cronache vinose, ce ne sono migliaia stabilmente posizionati nell’anonimato. Si deve essere grati ai vignaioli che non cessano mai di cercare, fare prove e sperimentare nuovi approcci sulle vecchie varietà. Cercando bene, in ogni territorio ce n’è più di uno di questi esemplari umani resistenti e caparbi. Spesso è grazie a loro se abbiamo qualcosa di cui scrivere. Nel bene e nel male, per lodare o criticare un nuovo vino ottenuto da una vecchia varietà. Recentemente mi è stata donata una bottiglia di un vino bianco romagnolo fatto con una varietà a me completamente sconosciuta: la vernaccia (o vernaccina) riminese; e pensare che credevo di conoscere tutte le varietà coltivate in Romagna…

Dunque, d’obbligo una ricerca su Internet che ha dato risultati molto interessanti. Ne riporto qualche sprazzo in ordine sparso:

Vecchia varietà reperita nel Riminese. Forse potrebbe trattarsi di quella Vernaccia bianca che viene citata nel volume ‘Saggi ampelografici ed analitici intorno a otto vitigni romagnoli’ realizzato nel 1878 da Alessandro Pasqualini e Tito Pasqui: ‘Somiglia alla omonima di Pesaro: ha grappolo grosso con grappoli secondari ben distinti; grossi acini rotondi con brevissimi pedicelli, a sapore semplice; tralcio a brevi internodi. È di maturazione precoce; è molto attaccata dalla crittogama e di produzione saltuaria. Coltivasi specialmente nel Circondario di Rimini, s’incontra meno di frequente nel Circondario di Cesena; e in quello di Forlì è rarissima’. Nel dialetto riminese viene indicata anche come ‘Ribulina’, quindi si potrebbe pensare che sia la ‘Ribolla piccola’ descritta dal De Bosis nel Bullettino ampelografico del 1879. Era considerata una varietà delicata, ma in realtà questa fama è immeritata, poiché è legata al fatto che è una varietà precoce e veniva raccolta insieme alle altre varietà più tardive presenti nei filari misti, da cui il suo stato deteriorato (Romani, 2002; Romani, 2006; Romani et al., 2008).”

“Sulla base delle analisi isoenzimatiche su biotipi di Vernaccina riminese è stato possibile escludere eventuali sinonimie con le Vernacce bianche iscritte al Registro Nazionale delle Varietà (Vernaccia di Oristano e Vernaccia di S. Gimignano)…”. Secondo studi recenti (D’Onofrio et al., 2021) Vernaccina sarebbe un discendente di Visparola, un vitigno piuttosto antico che ha avuto un ruolo centrale nella genesi del germoplasma viticolo italiano. Si è ipotizzato che Visparola sia migrato da sud a nord lungo la parte orientale della Penisola, contribuendo alla genesi di diversi vitigni tipici delle regioni adriatiche. Ad oggi, in Emilia-Romagna, risultano messi a dimora soltanto 0,7805 ettari di Vernaccina.”

“L’areale di diffusione sembra limitato esclusivamente alla provincia di Rimini. Attualmente esiste un grande interesse nel Riminese per questo vitigno che ha dimostrato, in seguito a test sensoriali effettuati su vini ottenuti nelle passate stagioni, di avere i requisiti necessari per produrre un bianco di pregio, distinguendosi nettamente da tutti gli altri bianchi della zona per gusto e profumi. La Vernaccina Riminese è stata individuata in antichi filari presso alcune aziende viticole della collina riminese. Per l’iscrizione al Registro nazionale delle varietà sono stati scelti due vigneti in cui sono stati effettuati, per tre anni, rilievi agronomici ed enologici”.

C’è stato e c’è tuttora un approfondito studio su questo vitigno bianco e su un altro rosso, il Verruccese, studi facilmente reperibili in rete per chi fosse interessato ad approfondire.

Tornando a noi e al vino in questione che si chiama Dimenticato ed è prodotto dalla cantina Franco Galli, storica azienda vitivinicola della parte meridionale del territorio riminese. Siamo infatti a San Giovanni in Marignano, ai confini con le Marche su terreni di bassa collina, argillosi e fertili.

Franco Galli, con l’aiuto del figlio, sta facendo un lavoro encomiabile sulla Rebola (grechetto gentile) cercando di capirne le potenzialità evolutive ed ora ecco che arriva la lieta sorpresa grazie a questa vernaccina riminese. Del Dimenticato, chiara allusione al passato oblio sul vitigno, che profuma di verde (mandorle ed erbe) e sa di sale e agrumi se ne fanno poche bottiglie. Forse non ha la ricchezza di un Verdicchio, la bevibilità di un Rebola o il carattere di un Albana, ma la Vernaccina Riminese è qualcosa di più di un semplice trovata di marketing vitivinicolo.

Cantina Franco Galli - San Giovanni In Marignano
https://www.cantinafrancogalli.it/

DIMENTICATO Vino Bianco


Giovanni Solaroli
Giornalista, degustatore ufficiale, docente AIS, per anni è stato il referente per la Romagna della Guida Ais nazionale Vitae. E' co-autore del primo e unico libro interamente dedicato all’Albana di Romagna.
giovannisolaroli@gmail.com

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