Treggiari, la sfida sono i ristoranti della Riviera

I cambiamenti climatici influiscono anche sulla produzione vinicola. Quest'anno è prevista una vendemmia anticipata di circa quindici giorni. Nello stesso tempo ci sarà una diminuzione di prodotto a causa di un diradamento mirato sia nel secco che nel verde e la quantità sarà inferiore al passato.

Siccome non si può più parlare di una situazione provvisoria i produttori cominciano a valutare delle alternative. Tra queste ci sono cloni di piante con maturazione tardiva, per guadagnare una quindicina di giorni, ma anche sistemi di irrigazione di soccorso, sempre nel rispetto del disciplinare.

Per quanto invece riguarda il prodotto della vendemmia 2021 in ambito Ais c'è soddisfazione, come emerge nella guida fresca di stampa 'Emilia Romagna da Bere e da Mangiare' 2022/23. Nello stesso tempo c’è la conferma di una Romagna terra rossista dove però cresce la produzione di bianchi, a partire dall'albana.

Ma cosa si berrà questa estate? "Al primo posto c'è l'albana, la nostra punta di diamante - spiega Adolfo Treggiari, neo presidente di Ais Romagna - Poi ci sono la Rebola e il Famoso, anche in versione spumante. Comunque tutti vini freschi e beverini”.

Però Treggiari non si dimentica del Sangiovese, vino tornato ai suoi colori tradizionali. "Attenzione però, in estate va bevuto alla temperatura giusta: fra i 14 e i 16 gradi", ammonisce il presidente Ais Romagna che ribadisce che il piatto di carne resta l'abbinamento ideale. Però non esclude che possa essere servito anche con alcune portate di pesce, a partire dal brodetto o dalla rustida di sardoncini.

Poi mette il dito nella piaga, rilanciando un tema annoso: la mancanza di etichette regionali nei ristoranti e alberghi della Riviera. "Qualcosa si è mosso, ma ancora siamo indietro. Nelle carte ci sono un paio di marchi. È troppo poco. Serve invertire la tendenza. Anche perché proporre produzioni locali significa anche arricchire l'offerta turistica. Come Ais abbiamo in serbo alcune iniziative rivolte proprio ai ristoranti del nostro territorio. È un obiettivo che ci siamo dati, una sfida che accogliamo molto volentieri".


Davide Buratti
Giornalista in pensione, appassionato di enogastronomia. Nato e cresciuto in campagna, ha sempre mantenuto un forte legame con le sue tradizioni e con quei sapori che si irradiavano dal camino o dalla stufa a legna, quella di colore bianco che nelle sere invernali è stata il punto di riferimento per tante generazioni.
burattidavide@gmail.com

Copyright © Emilia-Romagna Vini - Iscritto al Registro Stampa presso il Tribunale di Forlì al n. 11/18