I vini di Podere Vittoria mi sono subito piaciuti, così come mi è sempre piaciuta la persona che li fa e la donna che lo ha sposato. Conosco Giuseppe Zavatta e sua moglie Gloria da molto tempo e ne ho sempre apprezzato la correttezza professionale e la gentilezza umana, qualità niente affatto scontate quando di lavoro uno fa il Direttore del personale di una grande azienda e l’altra la giornalista professionista.
Ma non è su questo che voglio intrattenervi, bensì sul fatto che da qualche tempo, in realtà sono oramai una decina d’anni e passa, producono vini sui colli bolognesi. Una scelta propiziata dal fatto che la moglie Gloria dispone di una piccola proprietà tra Crespellano e Monteveglio, dove ora vivono stabilmente. La classica azienda a conduzione familiare con poco più di un ettaro vitato ed un indirizzo enologico frutto di idee chiare e di scelte tecniche ineccepibili. Con l’aiuto di David Soverchia la produzione dei vini ha compiuto un notevole salto qualitativo affrancandosi da quella che era una produzione fatta soprattutto per amici e per se stessi. L’attrezzatura è completa e dimensionata per una produzione che si attesta sulle 5.000 bottiglie che sulle pupitres vengono “remuate” a mano.
Bene, tralascio la storia aziendale completa (che comunque potete leggere sul sito www.vinipoderevittoria.com ) per rimarcare il fatto che Giuseppe ha subito compreso che fare rossi e bianchi fermi, disponendo di poca vigna, non fosse una scelta premiante. I Colli Bolognesi sono una denominazione già sufficientemente popolata di Merlot, Cabernet Sauvignon, Barbera e Pignoletto fermi ma relativamente parca quanto a Spumanti Metodo Classico. E non può essere sfuggito a persone preparate come Giuseppe e suo figlio Gianluca, che la spumantistica classica è l’unico segmento in costante crescita da anni. Poi, ovviamente, ci stanno scelte dettate anche dal gusto personale e a Giuseppe e Gloria piacciono le bolle. Cosa troviamo dunque nel portfolio produttivo di Podere Vittoria? Tre Metodo Classico realizzati con le sole uve pignoletto (grechetto gentile) e chardonnay in varie combinazioni.
SPUMANTE METODO CLASSICO VITTORIA 2017
Poche le bottiglie prodotte, circa 800, fatte con 50% uve Chardonnay e 50% uve Pignoletto, fermenta in acciaio, e poi ri-fermenta e sosta sui lieviti 18 mesi. L’annata calda è stata ben gestita, profumi floreali e di frutta gialla e una bella carbonica che al sorso si traduce in una sensazione di volume e freschezza e la facilità di beva è assicurata.
SPUMANTE METODO CLASSICO KLEOS 2017
Per queste 1400 bottiglie cambia il taglio delle uve: 60% uve Chardonnay e 40% uve Pignoletto. La prima fermentazione avviene in acciaio, la seconda in bottiglia, dove riposa e matura per 27 mesi. Perlage fine e persistente con nuance di crosta di pane, mandorle, ginestra e pesca bianca. Un bel sorso cremoso, sapido, maturo e di una certa complessità.
SPUMANTE METODO CLASSICO FUTURAE 2016
1350 bottiglie. Un pas dosé di notevole fattura da un’annata molto buona con una prevalenza di chardonnay 85% e 15% pignoletto. 36 mesi sui lieviti e sboccatura a maggio 2020. Perlage copioso e persistente, naso fragrante intarsiato di profumi agrumati e floreali, pan brioche e burro di noccioline. Sorso avvincente; il frutto é vivace, la cremosità soffice e la freschezza finale, mai eccessiva, elargisce ritmo e progressione.
I più smaliziati avranno già notato l’esiguità delle bottiglie prodotte e la conseguente difficoltà di reperimento. Difficoltà facilmente superabili chiamando in azienda e prendendo accordi.
Azienda Agricola Podere Vittoria di Giuseppe Zavatta
Via Monte Rodano 4, Valsamoggia (BO) - Località Monteveglio. Tel: 348-9380791 E-mail: info@vinipoderevittoria.com