Nella collina nel cesenate a Rio Marano, nel podere di Terre Giunchi, dove tutto era iniziato alcuni anni fa dando il via a una tendenza, arriva una doppia novità. Imbrunire, il picnic al calar del sole in mezzo gli ulivi, il martedì diviene un’apericena (si parte il 24 maggio), mentre il venerdì una cena eco-chic in mezzo al verde. Due proposte diverse, quindi, unite dal fil rouge del progetto di filiera corta, da sempre nel Dna rurale dell’azienda agricola di Enrico Giunchi. Andiamo ai dettagli.
Prima di tutto ‘Imbrunire’. Il picnic tra gli ulivi al tramontar della giornata viene spostato al martedì (non più mercoledì), e assume i connotati di un’apericena conviviale, fatto di cestino di benvenuto ricco di prelibatezze locali (caciotta romagnola, cacciatorino, panino farcito, spianata fatta in casa, insalatina fredda, humus di ceci…) e accompagnato dai vini di casa di Terre Giunchi. Un evento più soft, dunque, meno ‘impegnativo’ di una cena, che mantiene inalterata la caratteristica atmosfera en plein air, con tovaglie, cuscinoni e cassette a mo’ di tavole imbandite sotto gli storici oliveti.
A rendere magica la serata la musica in sottofondo con dj set e il ritorno di uno dei simboli della vita agreste che tanto successo aveva avuto negli anni scorsi: il trattorino trasportatore. Simbolo per eccellenza della campagna, il benvenuto sarà dato da un piccolo trattore che accompagnerà i partecipanti direttamente sul luogo dell’evento per una esperienza a 360 gradi.
Cambio anche nel costo di partecipazione che sarà di 25 euro, bevande incluse (una bottiglia ogni due persone). Si parte martedì 24 maggio dalle ore 19.30.
L’altra grande novità è il ‘Privè di Imbrunire’ (a tavola sotto gli ulivi). Ovvero cene il venerdì sera con un tocco eco-chic (si parte da metà giugno), con tavoli allestiti sotto gli ulivi e postazione show cooking in mezzo al verde coordinata dallo chef Riccardo Severi. Il menù è fisso, le cene sono limitate a numero di 20-30 persone per mantenere l’atmosfera di esclusività delle serate, sempre accompagnate da musica in sottofondo.
Dettagli importanti, gli eventi di ‘Imbrunire’ pongono particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale e alla tradizione agricola del territorio: i cestini sono riutilizzabili in ferro, simili a quelli delle nonne d’un tempo, mentre il packaging e le stoviglie monouso sono previste in materiali compostabili, da smaltire insieme ai rifiuti organici nella compostiera aziendale, fertilizzante per l’azienda biologica. In questa direzione va anche l’illuminazione degli ulivi che ha sostituito le lampadine tradizionali con un migliaio di lucine a led a basso impatto in termini di consumo.
Il progetto filiera corta di Enrico Giunchi si compone anche di tante altre proposte. La Cantineria, inaugurata lo scorso anno, aperta tutte le serate anche in occasione degli eventi di Imbrunire; l’agriturismo Agricola casa-cucina-bottega, nelle vicine colline di Rio Eremo, in un tipico casolare della Romagna; la Fattoria Didattica, tra le prime a livello nazionale a prendere vita, verso la metà degli anni ’90.
A tutto questo si aggiunge la Bottega con i prodotti trasformati, realizzati nell’azienda agricola di 80 ettari convertita 25 anni fa a biologico. Tra le novità lanciate: il caco sottolio con basilico, il fico caramellato e i succhi di frutta a km zero di mela, pesca e albicocca.
Info: www.terregiunchi.it
Info Imbrunire: tel 389 609 9281; info@imbrunire.it