Mille etichette per Back to the Wine

Mille etichette di vini artigianali da tutta Italia. Sono il biglietto da visita della prima bolognese di Back to the Wine, da domenica 22 a lunedì 23 maggio nello Spazio Bianco di DumboSpace, il complesso di rigenerazione urbana a poca distanza dalla Stazione centrale.

Da sempre vocata nella valorizzazione degli artigiani del vino con la loro esclusiva produzione (si parla di cantine che propongono quantitativi limitati, in media fra le 15mila e le 20mila bottiglie all’anno), quest’anno Back to the Wine accoglie 120 espositori da tutte le regioni.

La rappresentanza più nutrita è quella dell’Emilia–Romagna, che schiera ben 32 cantine distribuite fra Rimini e Piacenza, seguita dal Veneto, presente con 22 produttori. Ma ci sono anche vini artigianali lombardi, trentini, friulani, toscani, marchigiani, pugliesi, campani, lucani, siciliani, sardi, ecc. per un vero e proprio giro d’Italia all’insegna del vino ‘naturale’.

Pensata soprattutto come fiera per gli operatori professionali (enoteche, wine bar, ristoranti, distribuzione, import-export), Back to the Wine è aperta anche al pubblico, offrendo un’occasione straordinaria per degustare (e anche acquistare) un grande numero di etichette non sempre facili da reperire in altri contesti. E tenuto conto che all’interno della manifestazione sono presenti anche alcuni corner dedicati alla ristorazione e al food, Back to the Wine può ospitare i visitatori per l’intera giornata, offrendo loro momenti pieni di gusto e contraddistinti da una piacevole convivialità.

A tirare le fila di Back to the Wine sono Andrea Marchetti (ideatore anche della manifestazione Vinessum) insieme Blu Nautilus.

A sostenere Back to the Wine 2022 alcuni ‘compagni di strada’ che hanno nel dna la stessa vocazione all’artigianalità, alla genuinità, alla cura dei prodotti. È il caso della Trattoria Stazione di Castel d’Ario, da mezzo secolo attiva nel campo della ristorazione – prima come osteria, poi come ristorante - la cui attività è contraddistinta da uno stretto legame con i prodotti del territorio e la stagionalità. Basti dire che vari ingredienti utilizzati nella preparazione dei piatti del ristorante – fra cui il riso - arrivano da Corte Raffetta, l’azienda agricola di famiglia, condotta a regime biodinamico, anch’essa fra i sostenitori di Back To The Wine.
Del gruppo fanno parte – solo per citarne alcuni - anche la bolognese Vineria Favalli, storica e centralissima enoteca con mescita e bottiglieria (ed anche shop online),che nella sua selezione punta proprio su vini artigianali e cantine indipendenti , e Porc a l’Ora, azienda del Mantovano che alleva suini al pascolo per la produzione di carni fresche e salumi. Quest’ultima sarà presente a Back to the Wine con i suoi prodotti.

Info: https://www.backtothewine.com


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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