Ritorna Vinitaly (10-13 aprile) e il Consorzio Vini di Romagna risponde presente nel Padiglione 1 con 22 aziende socie.
Queste le aziende: Branchini e Assirelli Cantina da Vittorio, entrambe di Dozza; La Sabbiona e Spinetta, entrambe di Faenza; Tenuta Uccellina di Russi; Villa Papiano di Modigliana; Poggio della Dogana di Terra del Sole; La Collina del Tesoro di Forlì; Fattoria Nicolucci di Predappio; Piccolo Brunelli di Galeata; Bissoni, Celli, Fattoria Paradiso, Giovanna Madonia, Tenuta La Viola, Tenuta Villa Trentola, tutte di Bertinoro; Galassi Maria di Paderno di Cesena; Cantina Sociale di Cesena, Domini Glicine, Zavalloni, tutte di Cesena; Cantina Braschi e Tenuta Casali, entrambe di Mercato Saraceno.
Eventi e Masterclass
Nel corso della quattro giorni sono in programma anche un serie di eventi, a partire dalla Masterclass sui dieci anni delle sottozone del Romagna Sangiovese DOC guidata da Gabriele Gorelli, Master of Wine, primo e unico italiano ad avere raggiunto l’ambìto riconoscimento (martedì 12). A questa si aggiungeranno due altri approfondimenti su Romagna Albana DOCG secco (domenica 10) e Romagna Sangiovese Superiore DOC (mercoledì 13) a cura del sommelier altoatesino Andrè Senoner, vincitore del Master dell’Albana nel 2020.
Da Master a Master, in via del tutto eccezionale al Vinitaly, lunedì 11 si disputerà il prestigioso Master del Sangiovese, il concorso nazionale rivolto ai sommelier AIS, al quale parteciperanno una decina di candidati provenienti da diverse regioni d’Italia.
Sarà inoltre allestito un banco d'assaggio collettivo di vini DOP e IGP – presenti gli spumanti Novebolle – per fornire al pubblico e soprattutto ai visitatori professionali un’ampia panoramica dei vini romagnoli, da Rimini a Imola, passando ovviamente per le province di Forlì-Cesena e Ravenna.
“Siamo lieti di rientrare in una fase di lavoro fondamentale come le fiere di settore, il Vinitaly che riparte è una buona notizia per il mondo del vino - afferma in una nota la presidente del Consorzio, Ruenza Santandrea - Oggi più che mai dobbiamo sostenere le nostre aziende con la promozione del territorio. Abbiamo molte sorprese in cantiere, un bel racconto delle nostre denominazioni storiche, presentate da figure di primo piano.”