L’enoturismo è donna. Il 2020 lo aveva anticipato (54%), il 2021 lo ha consolidato (66%). A dirlo sono i dati del report annuale sull’enoturismo e sulle vendite direct-to-consumer di Divinea basato sull’analisi dei dati aggregati con il software Wine Suite e il portale divinea.com.
L’analisi evidenzia, tra le altre cose, una differenza nell’acquisto tra il periodo pre-Covid e quello dopo il lockdown. I dati mostrano che si è ridotto il lasso di tempo tra il momento della prenotazione e il giorno dell’esperienza in cantina: prima della pandemia i visitatori prenotavano in media 23 giorni prima, oggi 12 giorni prima. La maggior parte delle prenotazioni avviene durante la settimana, con preferenza il martedì, mentre l’orario preferito è la mattina presto o intorno all’ora di pranzo. Il 76% dei visitatori preferisce prenotare on line e più del 75% acquista vino dopo l’esperienza in cantina.
“L’obiettivo della ricerca – spiega in una nota stampa Filippo Galanti, co-founder di Divinea – è dare alle cantine e agli attori coinvolti attorno al mercato dell’enoturismo degli strumenti utili a migliorare l’esperienza in cantina nei confronti dei visitatori. Sapere che è il pubblico femminile quello che maggiormente si occupa di prenotare le visite in azienda, ci aiuta a capire che il vino italiano dovrebbe puntare su questo target per valorizzare l’esperienza in cantina. Il salto di qualità che le cantine devono compiere, oggi, è in questa opportunità che ci dà lo studio dei dati per profilare i winelover e rispondere con offerte e proposte che rispondano ai loro interessi”.