Two is meglio che one, diceva un celebre spot. Così è nel nome di Pellegrino Artusi con la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna e Casa Artusi. Obiettivo: promuovere la qualità dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli in Italia e all’estero.
A firmare il documento, valido fino al 31 dicembre 2023, sono stati l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e la presidente della Fondazione Casa Artusi, Laila Tentoni.
“Abbiamo rinnovato una partnership che ribadisce il valore di Pellegrino Artusi nella storia della cucina italiana, ma anche la forza del suo nome per promuovere le eccellenze e i valori Dop e Igp del nostro territorio nel mondo - spiega l’assessore Mammi -. Casa Artusi rappresenta da sempre una realtà preziosa per la capacità di valorizzare i saperi e i sapori locali, di organizzare attività di formazione continua e competente, e soprattutto di portare nel mondo la nostra regione attraverso il nome di un grande concittadino. Grazie a questa sinergia negli anni abbiamo dato vita a grandi progetti che sono culminati nel 2020 con i festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi. L’augurio è quello di uscire presto dall’emergenza sanitaria per tornare a promuovere al meglio le nostre tante eccellenze nel nome del padre della cucina italiana”.
La visibilità mediatica dei progetti e degli eventi che verranno realizzati nell’ambito del Protocollo d’intesa, oltre a diffondere la conoscenza del grande patrimonio di gusti e sapori che si incontra lungo la via Emilia, costituiscono anche una concreta opportunità di crescita per l’intero comparto del turismo enogastronomico regionale.
"Per Casa Artusi - sottolinea la presidente Laila Tentoni - la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna teso a promuovere e sviluppare la buona cultura del cibo, e quindi l’agroalimentare regionale, è fonte di grande soddisfazione per la fiducia che viene riconosciuta a un centro dedicato alla cucina di casa che ha sede nella città natale del padre della cucina moderna italiana: Forlimpopoli. È al contempo fonte di grande responsabilità che però ci assumiamo con molta gioia. Casa Artusi ha intrapreso da anni, come se fosse una missione per conto di una nazione intera, il compito promuovere nel mondo intero il bello e il buono italici, a partire dalle straordinarie eccellenze del nostro territorio, di cui Artusi fu autorevole interprete e cantore".