La creatività di tre donne, incontra l’artigianalità di un caseificio eccellenza del territorio. La liaison dà vita a una caciotta, “Cacio alle erbe”, nuova arrivata del caseificio Pascoli di Savignano. L’uscita del prodotto avviene in una data simbolo, l’8 marzo, a testimonianza di un’azienda al femminile che non si piega in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.
Artefici del nuovo prodotto sono tre donne: Annalisa Raduano, la creativa del caseificio Pascoli, attenta conoscitrice delle produzioni del territorio; Marinella Conti, storica casara dell’azienda “pascoliana” nota per il lavoro e la competenza riconosciutele a livello nazionale; Anna Brancaleoni che ha curato l’affinatura e preparato un’alchimia di gusto utilizzando le erbe aromatiche di Casa Romagna.
“Cacio alle erbe”, è fatta di latte misto vaccino e ovino, stagionata e poi affinata con erbe aromatiche. Santoreggia, Salvia e Rosmarino si fondono nel gusto delicato del formaggio misto, fatto con latte romagnolo, il formaggio salato a mano è anche prodotto a caglio vegetale. Come caglio è stato utilizzato il Cynara, che va incontro a chi ha esigenze alimentari diverse da quelle ordinarie.
“Abbiamo fatto prima alcune prove – spiega Annalisa Raduano – in fase produttiva, utilizzando diverse lavorazioni e latti, mentre per la parte di affinatura Anna Brancaleoni ci ha proposto alcune combinazioni naturali per caratterizzare l’affinatura delle caciotte. La combinazione tra formaggio e affinatura scelta ci è piaciuta perché profuma di primavera. Le note erbacee caratterizzano questo formaggio che grazie alla particolare lavorazione, ha una pasta che si impregna di aromi e regala morbidezza”.
Numeri limitati per questa eccellenza fatta da sapienti artigiane del gusto “Infatti – conclude Annalisa - serve materia prima selezionata e tempo per produrla e quindi non disponibile per grandi numeri ma solo per gourmet ed appassionati veri che ne sapranno apprezzare le caratteristiche di unicità”.
La caciotta alle erbe aromatiche è perfetta in aperitivo ad esempio, in abbinamento ad un vino bianco profumato, fermo. Si presta per il suo retrogusto erbaceo a concludere un buon pasto, magari di pesce dell’Adriatico; si caratterizza in unicità gustativa abbinata ad una fetta di pane insipido condito semplicemente con un filo d’olio evo del territorio. Si sposa con le pietanze a base di erbe, con le verdure più tipiche di questa terra, la Romagna che grazie all’ingegno, alla professionalità delle sue donne e agli ingredienti esclusivi che qui crescono naturali, ha tanto da offrire.