Dà un giudizio positivo Riccardo Castaldi, agronomo di Terre Cevico, uno dei gruppi cooperativi più importanti d’Italia, autore di diverse pubblicazioni in ambito enologico.
Castaldi, un bilancio quantitativo della vendemmia in Romagna?
“La vendemmia in Romagna, pur non essendo ancora terminata, può essere giudicata sicuramente buona sotto il profilo quantitativo, come del resto anche in tutte le altre regioni della Penisola. In modo particolare la nostra collina, dopo la produzione scarsa del 2017, è tornata a livelli quantitativi più che soddisfacenti nella maggior parte dei contesti produttivi. Sul riscontro quantitativo hanno giocato un ruolo fondamentale le piogge di inizio giugno e inizio luglio, cadute nei momenti cruciali per il corretto sviluppo degli acini”.
La qualità delle uve?
“Le uve vendemmiate presentano un livello qualitativo di tutto rispetto, sul quale ha avuto un riflesso positivo l’ottimo stato sanitario, che ha permesso di raggiungere il grado di maturazione desiderato nella maggior parte dei vigneti. Per preservare la qualità hanno giocato un ruolo fondamentale le operazioni di potatura verde, come cimature e defogliazioni, impostate in modo da contrastare gli eccessi di temperatura verificatisi in luglio e agosto”.
Quali gradazioni dobbiamo aspettarci?
“Le gradazioni delle uve romagnole sono in linea generale da ritenersi buone e centrate rispetto alle differenti tipologie di vino che devono essere prodotte e alle aspettative del mercato. Ovviamente variano considerevolmente passando dal Sangiovese coltivato nelle colline più aride al Trebbiano romagnolo presente nei terreni più fertili e freschi della fascia pedecollinare e nella pianura, utilizzato per la produzione di vino spumante”.
About Filippo Fabbri
Calciatore mancato, giornalista per passione. Una stella polare, il motto del grande Gianni Brera: “Prima di scrivere un articolo bevi un bicchier di vino”. Perchè come diceva Baudelaire "bisogna diffidare degli astemi". Contatti: filfabbri@gmail.com
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