Poi dite che non ve l’avevo detto. Già alla seconda edizione (qui il mio report originario) era parso evidente che il progetto Modigliana-Stella dell’Appennino, avesse un capo, una coda ed un corpo e non si sarebbe limitato al solito banchetto-convegno-degustazione annuale ma avrebbe sviluppato e allargato il tema narrativo, coinvolgendo altri attori della filiera: ristoratori, enotecari e sommelier, cioè coloro che il vino lo raccontano e lo portano al cliente.
Anticipando la presentazione ufficiale dell’intero progetto (in data che sarà stabilita a breve), l’amica Beatrice Bellelli mi ha taggato su Facebook la clip che riguarda l’azienda dove lavora, Agrintesa. Il video, della durata di circa 6 minuti, ci racconta in pillole il territorio di Modigliana, il ruolo della cooperativa e lo stile dei vini prodotti. Già adesso su Facebook ( https://www.facebook.com/search/top?q=modigliana%2...) si possono vedere le 11 clip, una per ogni produttore aderente al progetto, e a breve verrà presentato anche il filmato che racconta la comunità e il territorio di Modigliana realizzato dal faentino Andrea Bosi con testi di Giorgio Melandri e musiche del modiglianese Antonio Gramentieri. Nel filmato si vedrà il contributo di importanti personaggi del mondo del vino.
Già visionando le clip dei produttori risulta chiaro che il perno del racconto è il territorio nella sua complessità ambientale, umana e geologica, e che lo stile dei vini nasce dalla combinazione e interpretazione di questi elementi.
Agrintesa
La clip di Agrintesa ci racconta, grazie alla voce sicura, ferma e limpida di Beatrice, Bea per gli amici, le tre vallate di Modigliana con le sue caratteristiche morfologiche e di come esse influenzino i vini. Il racconto prosegue poi ricordando e spiegando il ruolo della cooperativa nel mantenere viva la viticoltura in questa parte dell’Appennino, sia dal punto vista umano che propriamente agricolo.
Agrintesa ha, nel relativamente piccolo centro di vinificazione sulla strada che da Faenza porta a Modigliana, il suo progetto di qualità, volto soprattutto a valorizzare la realtà che la circonda: il territorio di Modigliana. In qualità di responsabile produttivo, segue la scelta e la trasformazione delle uve il giovane Nic Zoli, la cui visione interpretativa dei vini appare chiara assaggiando i vini della linea Poderi delle Rose. Vini dall’aspetto giovanile, freschi e dalla beva immediata e trascinante, realizzati con il minimo intervento tecnologico - come afferma Nic – per preservare le caratteristiche che i terreni danno alle uve conferite.
Un esempio eclatante, sul fronte dei rossi ce lo fornisce il Sangiovese Poderi delle Rose 2019. Le uve provengono per la maggior parte da vigneti nella Valle del Tramazzo, coltivate con sistemi di lotta integrata a basso impatto ambientale e raccolte manualmente. Vinificate con brevi macerazioni, il vino ottenuto viene affinato in acciaio per un paio di mesi, poi immesso al consumo a un prezzo così basso che anche la tastiera diventa rossa dalla vergogna. Qualche nota: la percezione dei profumi è immediata, il vino è molto aperto con lievi note speziate, evitate quindi di shakerarlo per ore e assagg…ehm, bevetelo subito, ne apprezzerete la giovanile freschezza, attorno alla quale si dispiega il frutto succoso, il suo corredo tannico e la discreta sapidità.
AGRINTESA MODIGLIANA
Via Provinciale Faentina, 46
Modigliana (FC)
https://www.agrintesa.it/IT/Vini