Ci ha lasciato un amico, un uomo che ha condiviso con noi lavoro, fatica, soddisfazioni e risate. Ci ha lasciato un amico e non ci sono parole. Giuliano Zuppiroli aveva sessant’anni, forse uno in più. Si occupava di valorizzazione dei prodotti alimentari a qualità certificata in Regione. Aveva obiettivi, passioni, idee e una splendida famiglia. Amava il ballo, la moto, le immersioni. Era simpatico, brillante. Amico di tutti.
Insieme a lui, al suo assessorato, quello all’Agricoltura, abbiamo lavorato per 15 anni per promuovere il nostro vino e l’abbinamento con le tipicità dell’Emilia-Romagna. Le famose 44 Dop e Igp. In squadra con lui, con suo predecessore in Regione, Valentino Bega, e poi con Pietro Campaldini, abbiamo inventato Tramonto DiVino con l’insostituibile appoggio delle Ais di Romagna e Emilia, Enoteca Regionale e Unioncamere Emilia Romagna.
Giuliano lavorava con entusiasmo, un entusiasmo contagioso e creativo. Dava e chiedeva. Sapeva prendersi responsabilità, aiutare e dirigere. Amava quello che faceva. Dalle serate di degustazione sul mare o nelle città d’arte dove allestivamo il gran circo di Tramonto DiVino, alle trasferte oltreoceano per contribuire a promuovere l’Italian food&wine.
Era un grande mediatore. Prima con Tiberio Rabboni, poi con Simona Caselli e ora con Alessio Mammi riusciva a convogliare l’attenzione sugli obiettivi che ci eravamo proposti.
Anche in quel maledetto 2020 durante l’emergenza Covid, riuscendo, caso più unico che raro, a portare avanti eventi e promozioni, in mezzo alla pandemia. Cambiando pelle, rivoluzionando format. E tutto in massima sicurezza e senza perdere di vista obiettivi ed efficacia delle azioni.
Giuliano era un uomo forte ma non è bastato. Era sportivo e in salute. Ma il Covid se l’è portato via lo stesso. In fretta. Tanto da lasciare attoniti. Neanche il tempo per l’ultimo brindisi.
Siamo in molti a piangerlo.