Artusi globetrotter digitale in occasione della V Settimana della Cucina Italiana nel mondo.
La manifestazione è partita ufficialmente lunedi 23 con la conferenza stampa promossa dal Ministero degli Affari Esteri, in cui la Presidente di Casa Artusi, Laila Tentoni, ha avuto modo, fra l’altro, di ringraziare la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina per aver accolto la celebrazione del bicentenario artusiano fra gli obiettivi della settimana e ricordare come questo premi il lavoro intrapreso da anni dalla comunità forlimpopolese e da Casa Artusi, che si sono assunti, come se fosse una missione per conto di una nazione intera, il compito di promuovere nel mondo intero il bello e il buono italici, di cui Artusi è massimo interprete.
Da lunedì gli eventi, in piena collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le reti diplomatiche e le varie associazioni nel mondo che promuovono la cultura e la cucina italiana, si sono avvicendati, pur in remoto, vista l’emergenza Covid, a ritmo compulsivo, letteralmente in ogni angolo del mondo: webinar, conferenze on line, corsi di cucina in streaming con naturalmente i video realizzati da Casa Artusi per l’occasione per conto della Farnesina stessa e trasmessi ovunque.
Da Chicago a Montreal, da Praga a Villa Regina in Argentina, da Francoforte a New Delhi, in questi giorni risuona, grazie al web, l’insegnamento del padre della cucina italiana, con appuntamenti che hanno visto la partecipazione, tra gli altri, della presidente di Casa Artusi, Laila Tentoni, del coordinatore del Comitato scientifico Massimo Montanari, del direttore scientifico Alberto Capatti e dei maestri della Scuola di Cucina. Appuntamenti seguitissimi, a conferma della popolarità della cucina italiana e, soprattutto, del grande Pellegrino. Non solo: per le reti diplomatiche di India e Canada sono state girate delle videoricette – utilizzando un format di Assocamere Estero – che abbinano la preparazione di un piatto artusiano con la presentazione di prodotti italiani Dop ed Igp.
Cultura gastronomica e supporto alle imprese produttrici italiane sono stati i fili conduttori anche di due masterclass: la prima, organizzata con la Camera di Commercio Italiana in Svizzera ed Enit, si è rivolta al pubblico elvetico e ha visto oltre 130 partecipanti. Era destinata invece al pubblico nordamericano la seconda cooking class, organizzata sempre con la collaborazione di Enit e che ha visto anche la partecipazione di Francine Segan, una delle più autorevoli esperte statunitensi di cucina italiana, autrice alcuni anni fa di una serie di video dedicati alla Food Valley emiliano – romagnola.
L’impegno di Casa Artusi proseguirà fino a domenica, ultimo giorno della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, con più appuntamenti. Sabato 28 novembre Carla Brigliadori e la presidente Tentoni hanno preso parte a uno show cooking in collegamento con Shangai, poi virtualmente sono andate in Argentina per una conferenza dal titolo “Cucina italiana, tradizione, emozione, eccellenza”. Doppio appuntamento anche lunedì 30 novembre: in collegamento con il Sudan Laila Tentoni e la direttrice di Casa Artusi Susy Patrito Silva, con l’Ambasciata Italiana a Karthoum per parlare della nascita del manuale artusiano e del suo ruolo nella nascita di una tradizione gastronomica nazionale per poi andare, sempre virtualmente, a San Paolo in Brasile, dove la Prof. Anabela Ferreira, che, fra l’altro, ha tradotto il manuale artusiano in portoghese sarà relatrice di un webinar imperniato su “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.
Per avere informazioni e seguire gli eventi ci si può collegare ai canali social di Casartusi.it
Soddisfatta la Sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini dell’impegno della città da lei amministrata nella Settimana della Cucina italiana nel Mondo e della visibilità ottenuta. "L'Artusi - l'uomo e il libro - sono certamente – dichiara la Sindaca - due testimonial dello stile di vita di Forlimpopoli dotati di un'estrema forza intrinseca, ma per testimoniare oggi i nostri valori di ospitalità e di cordialità è giusto ricorrere anche agli strumenti tecnologici più moderni e diffusi tra i giovani, come i video-clip caricati in rete e diffusi via social. Siamo quindi grati a Casa Artusi che nella sua opera di promozione della cultura artusiana ha saputo realizzare tantissimi eventi, se pur in remoto, in tutto il mondo e video tanto rigorosi nei contenuti quanto emozionanti nella forma, anticipando le sensazioni che il pubblico internazionale potrà provare non appena sarà possibile accoglierlo nuovamente per le vie e le piazze della nostra città".