Le ricette del grande Pellegrino raccontate in tavole coloratissime e surreali: per vederle basta visitare la mostra “Pellegrino Artusi 1820 - 2020. Ricette a fumetti di Alberto Rebori”, allestita a Casa Artusi, a Forlimpopoli, dal 9 al 25 ottobre nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario del grande gastronomo. In esposizione 38 tavole (35 a fumetti e 3 libere) realizzate dall’illustratore ligure Alberto Rebori per una particolare versione del manuale artusiano, pubblicata dall’editore Corraini.
Con grande intelligenza e sensibilità, Rebori – prematuramente scomparso nel 2016 - ha saputo rapportarsi alle ricette originali, trascrivendo le frasi e le parole di Artusi in testa alle vignette e nelle nuvole presenti ogni tavola, dando loro una vita nuova, in sintonia con il suo mondo che ribalta con poeticità luoghi comuni e convenzioni del mondo culinario. Animali, verdure, cibi, stoviglie si animano di vita propria nella cucina dove Rosa e Vittorio – zii dell’illustratore, eterni protagonisti delle sue storie – eseguono le varie ricette. E così il pane protesta ad essere affettato in “Sandwichs, ricetta N. 114”, i piccioni si interrogano se la loro miglior morte sia in umido coi ,piselli in “Piccione coi piselli, ricetta N. 354” e la faccia di quel prete romagnolo, soprannominato Don Pomodoro perché “cacciava il naso da per tutto”, si trasfigura in ortaggio in “Salsa di pomodoro, ricetta N. 125”. Come scrive Alberto Capatti nel testo introduttivo, l’artista “traduce le ricette in animazione, distribuisce ruoli, scrive, per ognuna, il copione, le rivive dall’interno, con il cuore che batte, la bocca che ride e un disegno che stana i segreti gastronomici”.
La mostra, curata dal libraio antiquario milanese Andrea Tomasetig, è il punto di partenza di un progetto pluriennale, concepito dallo stesso Tomasetig, che si svolgerà in diverse città italiane ed europee, dedicato alla cultura enogastronomica e in particolare all’immagine del cibo italiano. La prossima tappa sarà, infatti, l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.
La mostra, a ingresso gratuito, può essere visitata nei seguenti orari:
lunedì 15-18
martedì 9-12.30
mercoledì 15-18
giovedì 9-12.30
venerdì 9-12.30 e 15-18
sabato 9.30-12.30
domenica 9.30-12.30