44 prodotti Dop e Igp. L’Emilia Romagna detiene il record di produzioni certificate, un primato invidiato da tanti e attestato da Forbes quale luogo per eccellenza della cucina italiana. In questo humus non poteva che nascere un corso di laurea triennale in Scienze e cultura della gastronomia. Il via è previsto nell’anno accademico 2021-2022, avrà sede a Cesena e sarà legato al Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’università di Bologna.
Come ricorda a Il Resto del Carlino, Giovanni Molari, docente del Dipartimento dell’Alma Mater, il progetto nasce "da un’esigenza del territorio. L’asse della Via Emilia che da Bologna porta a Rimini e la costa romagnola - da Comacchio a Ravenna, fino a Cattolica e al confine con le Marche – si caratterizzano per il gran numero di operatori in ambito gastronomico, per i tanti itinerari enogastronomici tra mare e colline e per l’elevata presenza di istituti professionali e scuole per la ristorazione, con un bacino di migliaia di studenti potenzialmente interessati”.
Ma cosa farà un laureato in Scienze e culture della gastronomia? "Potrà operare nella promozione dell’offerta enogastronomica del territorio. Oppure, nella divulgazione dei processi di produzione, trasformazione e consumo del cibo. Ma non sono che due esempi: il lockdown ci ha dimostrato come il cibo e l’agricoltura siano attualmente temi molto forti, da cui scaturiranno, anche in futuro, infinite opportunità".