Il 58% degli italiani ha in programma in autunno almeno un soggiorno vacanza. E di questi, uno su tre sceglie la meta per motivi “enogastronomici” (29%). Musica per le orecchie di ristoranti e soprattutto cantine con la possibilità di offrire un’esperienza enoturistica a tutto tondo. I dati sono di Enit- Agenzia Nazionale del Turismo che fotografano un settore turistico che mai in febbraio avrebbe immaginato una situazione simile.
Enit ha intervistato oltre 4mila persone nell'ultima settima di agosto (dal 24 al 30) per fare il punto sull'estate. E dal bilancio emerge che il 41% degli italiani non ha potuto fare vacanza, mentre il 59% della popolazione ha effettuato almeno 1 periodo fuori casa: il 42% ha trascorso un periodo di vacanza mentre il 17% ha passato due o più periodi fuori dalla propria residenza. In media le ferie sono durate 7 notti (il 34% soggiorni tra le 3 e le 6 notti, il 24% 1 o 2 notti, il 22% tra le 7 e le 10 notti ed il 20% oltre 10 notti).
La maggior parte degli italiani è rimasto in patria nel 97% dei casi, preferendo destinazioni quali l'Emilia Romagna, la Puglia e la Sicilia. La vacanza ricercata dagli italiani post lockdown ha visto prevalere la voglia di mare (60%) che alla fine ha addirittura doppiato la vacanza in montagna (30%) e quella naturalistica (25%). Ma i vacanzieri nostrani cercano dalla vacanza l’esperienza culturale (24%), il relax (23%) e ancora una volta il cibo e la cucina italiana (23%).
Insomma, se si cercava una ulteriore conferma su cibo e vino quale volano turistico, eccola arrivata.
Nella foto un gruppo di giornalisti in visita alla Tenuta Masselina a Castelbolognese