L’ultimo post su facebook porta la data del 1 gennaio 2020 e augura buon anno a tutti. Un augurio che non è stato di buon auspicio per loro perché il locale dopo un paio di mesi ha chiuso i battenti e non ha più riaperto. La “vittima” in questione è La Locanda del poeta nel complesso di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli, nel cuore della poesia pascoliana.
I problemi
Gestita dalla società forlivese Chicche caffè, dopo il periodo di lockdown ha deciso di disdire il rapporto e ridare le chiavi al Comune. Davanti aveva ancora 4 anni di contratto, dopo i due di gestione. Alla luce della decisione l’attuale crisi in atto nel mondo della ristorazione a cui si aggiungono ragioni societarie e alcune questioni interne (problemi di salute del cuoco precedente). E se a questo aggiungiamo la scelta non proprio azzeccata di scommettere sull’alta cucina in tempi non semplici, ecco che il quadro, anzi la frittata, si fa completa. Avere un parere dalla società non è stato possibile dal momento che il telefono del locale risulta inesistente, lo stesso con il numero trovato su internet della società.
Il complesso pascoliano
Quel che è certo è il disagio per la situazione che si viene a creare nell’offerta sammaurese, con l’attività culturale e ricreativa del complesso Torre che sta tornando a pieno regime. Avere un punto di ristorazione qualificava l’offerta d’insieme, così come era stato nella gestione precedente della Locanda del Fattore. Per correre ai ripari il Comune sta predisponendo un bando per un nuovo affidamento si spera per la metà di agosto. Tempi burocratici permettendo, è evidente che l’estate passerà con le porte del locale sbarrate. A cui si somma un altro dato non da poco: il difficile momento generale della ristorazione ancora sotto i contraccolpi degli effetti dell’emergenza sanitaria.
Nuovo Bando
“Siamo dispiaciuti per la decisione di non riaprire, scelta che ci penalizza ancor di più in quanto coincide con il ritorno delle attività culturali di Villa Torlonia – spiega la sindaca Luciana Garbuglia – Quel luogo per noi ha un valore importante: prima di tutto per l’aspetto storico ed evocativo, poi perché qualifica l’offerta del complesso, di cui una proposta gastronomica qualificante è un elemento di valore. Contiamo entro la metà di agosto di pubblicare il bando per un nuovo affidamento”.