Si chiama Ghost Kitchen e sta per cucina fantasma. Niente paura: persone e cibi sono reali, di “fantasma” c’è la distanza non più a contatto diretto col pubblico. Potere del Covid19: fino a pochi mesi fa andavano di moda le cucina a vista, poi è arrivato quel maledetto virus ed è cambiato tutto. Se ne sono accorti i ristoratori, closed forzato per oltre due mesi, ingegnosi poi nel trovare vie alternative.
Tra questi c’è Alessandro Fanelli, vulcanico titolare di quattro locali tra Cervia e Milano Marittima (Officine del sale, Felix, Bottega del Felix, Sale dolce), che ha lanciato la Ghost Kitchen con tanto di marchio “GK”. L’idea gli balenava da tempo ispirata dai suoi viaggi in Asia, la scatto decisivo è arrivato dal lockdown, insieme ai soci in particolare Vanni Emiliani che vive negli States.
“La nostra è una piattaforma che ci consente di raccogliere l’intera gamma di offerta dei quattro locali: dalle ricette della tradizione di Officina del Sale, alle proposte del Felix, passando per i prodotti tipici della nostra Bottega come farina, vini, sale, conserve e tanto altro – spiega Fanelli -. In sostanza, se i nostri locali avevano target differenti, ora attraverso la piattaforma abbiamo riunito la possibilità di far scegliere al cliente tra tutte le proposte, e riceverle a casa oppure ritirarle da noi attraverso il take away al Felix”.
Il progetto presente diversi vantaggi. “Studio e viaggio alla ricerca di novità. L’ispirazione mi è arrivata da proposte simili incontrare in Asia. Mi son detto: perché non farlo anche da noi? E così abbiamo fatto, tra i primi in Italia. Una iniziativa di questo tipo non si improvvisa, richiede organizzazione e programmazione. Passare da ristorante ad azienda alimentare in senso lato è un salto non da poco. In futuro valuteremo se continuare sulle due linee oppure tornare alla classica ristorazione”.
Il futuro, appunto, come sarà? “Tutto cambierà dopo questa pandemia e temo che solo i più ‘forti’ sopravviveranno. La crisi del 2009 è nulla in confronto a quello che stiamo vivendo. Davanti abbiamo una stagione turistica completamente diversa da tutte quelle che abbiamo vissuto sin qui. L’importante è non farsi trovare impreparati e continuare a credere nel nostro lavoro, sperando che anche le istituzioni a vari livelli credano in noi”.