Il Chianti si tinge di giallo

Recensire libri non è esattamente la mia occupazione e nemmeno il mio hobby. Preferisco leggerli. Ma quando si tratta di romanzi gialli, o di libri che trattano l’argomento vino, allora non li leggo, li trangugio. Ed è quello che mi è capitato con il primo libro di Pier Luigi Martelli, (d’ora innanzi PLM) un romanzo giallo ambientato nel Chianti. Nel Chianti Classico, per l’esattezza, dove un vignaiolo viene ucciso nel suo vigneto. Ma vedo già materializzarsi il classico quesito “e chi minchia è sto Pier Luigi Martelli?”.

Se aveste acquistato il libro, la domanda sarebbe invece stata “ ma quando scriverà il secondo giallo”.

PLM è un giornalista riminese. Ha diretto per cinque lustri, lustri difficili, densi di eventi significativi, la redazione riminese del Resto del Carlino. Per il taglio che ha saputo imprimere alla redazione, e per milleuno altri motivi, PLM gode della mia stima più profonda. Come uomo e come professionista.

L’esordio come scrittore, con la stesura di un giallo, è una delle prove più difficili; il rischio di essere banali e scontati nel predisporre trama e personaggi è dietro l’angolo. E imprimere il giusto ritmo narrativo, farcendolo di elementi di suspense, è impresa affatto facile. Ma in In Vino Veritas l’autore in erba se la cava egregiamente, mostrando di conoscere e saper padroneggiare gli ingredienti chiave del genere.

La vicenda delittuosa si svolge nel Chianti e viene risolta grazie alle investigazioni congiunte del medico Ridolfi e dell’Ispettore di Polizia Capotonno. Il rapporto tra i due però contiene anche altri elementi di complicità, oltre alla conclamata passione per le indagini. Esse costituiscono un vero e proprio espediente narrativo per parlare di cibo, vino e paesaggi del Chianti, fattori che l’autore mostra di conoscere bene. Paesaggi fisici ma soprattutto umani, restituiti al lettore con un linguaggio colto e raffinato dopo averne scrutato i recessi più intimi.

Pagina dopo pagina, alimentando nel lettore simpatie e antipatie, i personaggi prendono vita, aprendo scenari e risvolti che rimandano alla realtà odierna. Personaggi in parte adottati dal vissuto di PLM, e in parte, gioco forza, inventati. Non è difficile individuare, sullo sfondo, i riferimenti peraltro appena velati, delle vicende senesi del Monte dei Paschi e dei suoi intrecci con la politica e il mondo degli affari spregiudicati. Altra materia che l’autore padroneggia con efficacia. Così come non sarà difficile, per il lettore appassionato di vini e cibi, individuare le allusioni celate dietro i nomi di fantasia di celeberrime cantine e di altrettanto noti enologi.

L’epilogo, per il lettore attento e non distratto dalla ricchezza linguistica impiegata dall’autore, ci viene proposto come in un giallo alla Carter Dickson, seminando qua e là, nelle pagine del racconto, piccoli ma evidenti indizi.

In Vino Veritas, la parte meno efficace sta proprio nel titolo, è un giallo che rifugge descrizioni cruente, bagni di sangue e scenografici delitti in serie, preferendo invece far affiorare quella parte criminale, frutto talora di occasionalità che il quotidiano vivere mette in scena.

In vino veritas
Pier Luigi Martelli
Editore: Capire Edizioni
Anno edizione: 2019
Pagine: 275
Euro: 14,00


Giovanni Solaroli
Giornalista, degustatore ufficiale, docente AIS, per anni è stato il referente per la Romagna della Guida Ais nazionale Vitae. E' co-autore del primo e unico libro interamente dedicato all’Albana di Romagna.
giovannisolaroli@gmail.com

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