#iorestoacasa. Anche Piergiorgio Parini ha deciso di raccontarsi in questi giorni vissuti tra le mura domestiche. Anni 43 e firma di punta della cucina italiana, attualmente è consulente di numerosi locali in giro per la Romagna. Nel recente passato è stato insignito della Stella Michelin per sei anni al Povero Diavolo (2011-2016), premio miglior giovane cuoco per la Guida Espresso nel 2010, cuoco emergente per il Wall Street Journal. La lista dei riconoscimenti è lunga, meglio passare all’attualità.
Come trascorre le sue giornate in questo periodo?
“Tra casa, mia figlia e il fruttivendolo.
Fruttivendolo?
“E’ sotto casa mia a Rimini. Quotidianamente acquisto due carote e un pomodoro, aggiungendo altri prodotti di stagione. È un modo per andarci quotidianamente, c’è un rapporto di fiducia come le botteghe di una volta. Lo stesso faccio col pescivendolo”.
Un paio di ricette che consiglierebbe?
“Cose molto semplici come faccio in cucina in questo periodo”.
Ricetta numero uno.
“Un classico intramontabile in Romagna: strozzapreti con stridoli e canocchie”.
La seconda.
“Insalata mista con radicchietti di campo, misticanze di primavera, a cui aggiungerei sgombro lessato e frutta di stagione, a scelta fragole o arance”.
Cosa non può mancare nella sua dispensa in questi giorni?
“Frutta e verdura e formaggio”.
Un libro consigliato?
“Rileggere la Scienza in Cucina dell’Artusi, un testo che va riscoperto con gli occhi degli anni 2020, senza nostalgia”.
Quando lo lesse la prima volta?
“A 20 anni, me lo avevano consigliato. In quegli anni rimasi un po’ basito. Come spesso accade, poi, le cose capisci nel tempo e adesso rileggendolo trovo spunti ancora molto interessanti”.
Passiamo alla tv: un programma?
“Propaganda Live: immancabile”.