Vinitaly 2020: si decide entro Pasqua. Nello stato d’incertezza generale a causa dell’aggravarsi delle condizioni del coronavirus, il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, ha scritto una lettera agli espositori per fare il punto della situazione. Questo anche alla luce della presa di posizione della Fivi che si è già chiamata fuori dall’edizione 2020 (leggi news).
“Attendiamo gli sviluppi sino al 3 aprile e, prima di Pasqua, verificheremo con tutti gli espositori le condizioni generali di svolgimento della manifestazione, con l’obiettivo concreto e prioritario di salvaguardare e mettere a frutto gli investimenti di tutte le aziende espositrici”, scrive Mantovani. Che aggiunge: “I calendari delle fiere, in tutto il mondo, stanno subendo drastici stravolgimenti, con cancellazioni e spostamenti di data: anche Vinitaly ha seguito lo stesso inevitabile percorso, riposizionandosi nel mese di giugno”.
La situazione è d’incertezza generale: “Non si può vivere alla giornata, ma non si possono neanche cambiare i piani ad ogni flash di agenzia. C’è un termine che aiuta tutti, ed è quello del 3 aprile indicato dall’ultimo Decreto del Governo: in questo lasso di tempo è chiesto a tutti noi di adoperarci per il contenimento della diffusione del virus”.
Per questa ragione, il dg di Veronafiere e Vinitaly afferma: “Di concerto con i principali attori del nostro settore e con le istituzioni preposte, stiamo tenendo ferma la data del 14-17 giugno per Vinitaly e procediamo con le attività organizzative, anche di tipo straordinario, che stiamo mettendo in piedi per garantire la massima efficacia possibile alla manifestazione”.
Speranzoso il finale: “Stiamo lavorando ad un Vinitaly ‘straordinario’ in un tempo ‘straordinario’. Se le cose andranno come tutti speriamo, il mese di giugno, con la concomitanza di altri importanti eventi italiani di caratura internazionale, sarà il momento in cui i riflettori si riaccenderanno sul nostro Paese, e noi ci saremo, insieme a te (espositore, ndr)”, conclude Mantovani.