Battuta d’arresto anche per Vinitaly. Dopo l’entusiastica conferma della scorsa settimana, è di ieri la decisione di rinviare a giugno il Salone Internazionale del Vino di Veronafiere.
Oltre 4.600 aziende espositrici, più di 40 Paesi produttori, 400 eventi in 4 giorni tra degustazioni tecniche, verticali, conferenze, focus sui mercati e, ancora, tanti eventi eventi collaterali, tra cui il Fuorisalone e Operawine. Tutto rimandato dal 14 al 17 giugno.
“In considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale, Veronafiere ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood dal 14 al 17 giugno 2020, ovvero nel periodo migliore per assicurare a espositori e visitatori il più elevato standard qualitativo del business”. Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere in una nota inviata alla stampa. “Vinitaly, insieme ad OperaWine – prosegue il direttore generale –, si svolgerà quindi in un contesto temporale in cui grandi eccellenze del made in Italy, quali Cosmoprof e Salone del mobile, per esempio, avranno il compito di rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia. In questo frangente ringraziamo le aziende per la fiducia che ci stanno dimostrando”.
Una decisione sicuramente sofferta, ma inevitabile, presa a seguito di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato, incluse le principali associazioni di settore: Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo.