“Questa vittoria la dedico a mia moglie e alla mia famiglia, ma soprattutto ai miei nonni che erano mezzadri e mi hanno cresciuto fra le vigne del sangiovese…”
E’ felice, Davide D’Alterio sommelier toscano trentenne in forza all’Enoteca Pinchiorri di Firenze. Lo si vede dagli occhi che ridono e dallo slancio con cui alza la coppa che testimonia la sua vittoria al 17° Master del Sangiovese, Trofeo Consorzio Vini di Romagna conclusosi domenica scorsa nel tardo pomeriggio nella bella e insolita cornice di Casa Spadoni a Faenza.
Foto: Davide D'Alterio, trionfatore al master, abbraccia la moglie dopo lavittoria
D’Alterio, con una performance coi fiocchi, ha lasciato ai posti d’onore due sommelier romagnoli in ‘squadra’ alle delegazioni di Cesena e Imola, terzi a parimerito, mentre sul podio con lui, con la medaglia d’argento, è salita Maura Gigatti, sommelier emiliana, professionista dei concorsi, che nulla ha però potuto contro l’inarrestabile marcia del toscano. Preparatissimo, a suo agio sul palco, maestro nei riconoscimenti e nel linguaggio, accurato nella gestualità senza però mai essere affettato, Davide D’Alterio ha trionfato con grande merito dimostrando coi fatti quanto possa essere centrale la figura del sommelier nella narrazione del vino.
A giudicarlo una giuria di esperti, sommelier, enologi, giornalisti, rappresentanti del Consorzio vini di Romagna che insieme ad Ais tira le fila del Concorso. Sullo sfondo ‘Vini ad Arte, l’anteprima romagnola del Sangiovese di scena quest’anno a Casa Spadoni, in ‘supplenza’ al Museo internazionale della Ceramica di Faenza sede delle ultime edizioni.
A guastare la festa l’emergenza Coronavirus che, in ottemperanza alle indicazioni regionali, ha convinto gli organizzatori ad accorciare in un’unica giornata, domenica 23 febbraio, le anteprime del Romagna Sangiovese, annullando il lunedì dedicato al BtoB.
Nella foto in alto: Il sommelier Davide D’Alterio alza la coppa del 17° Master del Sangiovese. Sulla sfondo il presidente Ais Romagna Roberto Giorgini e la seconda classificata Maura Gigatti applaudono il vincitore