Ecco il Verdiano il Parmigiano per i vegetariani. A realizzarlo è la Cooperativa Agrinascente – Parma2064 che ha ripreso una tecnica di lavorazione già nota al tempo dei Romani: l’utilizzo del caglio vegetale per ottenere il formaggio.
L'impresa del gruppo cooperativo parmense (www.2064.it) è stata quella di dar vita a un prodotto, fatto con il latte della filiera produttiva del Parmigiano Reggiano, ma utilizzando il caglio vegetale. Il prodotto “green” non può evidentemente essere definito “Parmigiano Reggiano”, ma dell’originale conserva l’irrinunciabile qualità. Fatta eccezione per il caglio vegetale, tutti gli altri ingredienti, compreso il latte del Parmigiano Reggiano - proveniente esclusivamente dagli allevamenti dei soci, tutti a conduzione familiare e collocati in un raggio di 10 chilometri dal caseificio - sono gli stessi delle rinomate forme. Frutto di anni di ricerca degli esperti dell’Università degli Studi Parma, il Verdiano porta evidentemente nel nome l’omaggio a Giuseppe Verdi e ai suoi luoghi ma allo stesso tempo comunica la propria natura di formaggio verde, caratterizzato da un sapore deciso e da un gusto saporito e persistente.
A differenziarlo dall’inimitabile originale è inoltre il periodo di stagionatura. Sono sufficienti 10 mesi, anziché la classica quota minima 12, per poter assaggiare un formaggio che, seppur ‘giovane’, già consente di riconoscere tutte le proprietà organolettiche e di apprezzare le innumerevoli ed esaltanti sfumature.
È un formaggio poco stagionato nella consistenza della pasta, più deciso nel gusto. Grattugiabile, preferibilmente sul momento, adatto come scaglie in insalata o come snack fuori pasto. Vino leggero, frizzante, amabile.