Consorzio Emilia Romagna: a Vinitaly le prime bottiglie Emilia-Romagna DOC

Il Consorzio Emilia-Romagna scalda i motori e si prepara a partecipare a Vinitaly, salone internazionale dei vini e dei distillati, con le prime bottiglie di Emilia-Romagna DOC. La denominazione, che è stata approvata nel 2024 e che sostituisce la precedente DOC Pignoletto, ha il Pignoletto come sua unica tipologia: un vino prodotto in quasi 16 milioni di bottiglie annuali che unisce le due anime della regione, grazie ad una zona di produzione che si estende da Modena a Faenza. A Veronafiere, nello stand, A2-C1 nel Pad. 1, dal 6 al 9 aprile saranno disponibili in mescita oltre 70 vini a rappresentare la grande ricchezza vitivinicola del territorio.

In questa edizione ci presenteremo a Vinitaly con le nuove etichette DOC Emilia-Romagna – spiega Carlo Piccinini, Presidente del Consorzio Emilia-Romagna - Parliamo della prima denominazione enologica della Regione, che consolida a livello nazionale e internazionale l’importanza di un vino fortemente rappresentativo del territorio, che unisce l’Emilia e la Romagna. Il 90% della produzione di Emilia-Romagna DOC è destinato al mercato nazionale ma la nuova denominazione guarda al futuro con determinazione e ottimismo per allargare i confini dei suoi mercati. L’identità territoriale rappresenta un fattore sempre più rilevante nelle motivazioni d’acquisto dei consumatori e proprio questi ultimi sono alla ricerca di vini di qualità e indissolubilmente legati alle specificità locali. Siamo fiduciosi che il Pignoletto abbia ottime carte da giocarsi”.

Il Consorzio Emilia-Romagna comprende oggi, in aggiunta ai suoi 26 soci, anche i circa 70 soci dell’ex Consorzio Vini Colli Bolognesi, in virtù della recente fusione divenuta operativa proprio da inizio anno. Con questa operazione il Consorzio ha rafforzato ulteriormente il proprio impegno per la tutela del Pignoletto che sulle colline del bolognese ha la sua DOCG di riferimento, la DOCG Colli Bolognesi Pignoletto: un totale di 852.000 bottiglie prodotte nel 2024 tra frizzante, spumante e fermo nelle sue due versioni Classico e Classico Superiore. Con la fusione è entrata sotto la tutela del Consorzio Emilia-Romagna anche la DOC Colli Bolognesi di cui lo scorso anno sono state prodotte, tra bianchi e rossi, circa 523.000 bottiglie ottenute da vitigni radicati storicamente nel territorio.

Il Consorzio Emilia-Romagna sarà presente a Vinitaly con uno stand condiviso con il Consorzio Tutela Lambrusco. Per consentire ai professionisti in visita di scoprire le denominazioni da esso tutelate ottimizzando il proprio tempo in fiera, saranno proposti alcuni Speed Tasting, ovvero dei percorsi brevi di degustazione – ciascuno di 4 vini per una durata stimata di 15 minuti - su diversi temi. Quattro le proposte: “Pignoletto: i metodi di produzione”, “Viaggio nella DOC Emilia-Romagna”, “Pignoletto, dalla pianura alla collina” e “Consorzio Emilia-Romagna: bianchi, rossi e bollicine”. Le degustazioni brevi offriranno l’opportunità di scoprire i diversi vitigni del territorio in una prima rapida visione di insieme. Chi lo desidera potrà poi ampliare gli assaggi, in base alle proprie preferenze ed interesse, scegliendo liberamente tra le oltre 70 etichette disponibili in mescita.

Un’ulteriore occasione di approfondimento per i visitatori sarà la degustazione guidata “Consorzio Emilia-Romagna: un mosaico di vini dalla pianura alla collina”, in programma nella sala masterclass interna al Padiglione 1 martedì 8 aprile alle ore 13. Sarà Luca Manfredi, presidente di AIS Emilia, a condurre i partecipanti alla scoperta della nuova Emilia-Romagna DOC e delle storiche DOC e DOCG dei Colli Bolognesi, oggi unite sotto l’egida di un unico consorzio.


Per iscrizioni e informazioni su masterclass e Speed Tasting scrivere a info@consorzioer.it.


Redazione Emiliaromagnavini
Storie di vino e di cibo che meritano di essere raccontate. Vigneron intimamente legati alla loro terra, cuochi avvezzi alla materia prima e alla tipicità, eventi che fanno grande l'Emilia Romagna. Perché bere e mangiare sono prima di tutto un atto agricolo. Tutto il resto è noia. Per scrivere alla redazione: redazione@emiliaromagnavini.it
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