A Vinitaly cultura e estro stellato per promuovere l’Emilia-Romagna del vino

Una giornata all’insegna delle eccellenze quella trascorsa a Casa Maria Luigia nelle campagne di Modena, per raccontare la presenza dell’Emilia-Romagna del vino e del cibo al prossimo Vinitaly. E di eccellenze raccolte nella tenuta settecentesca, firmata ‘Francescana Family, un po’ relais di charme, un po’ ristorante stellato, un po’ acetai, ce ne erano davvero tante. Cominciando dal padrone di casa Massimo Bottura che insieme all’amico e collega Carlo Cracco ha lanciato il suo endorsement sull’enogastronomia della regione, raccontando a giornalisti e stakeholders come porterà a Vinitaly, per la prima volta nella storia della fiera, la ristorazione stellata targata Emilia Romagna, mixando vini e prodotti certificati regionali con l’estro e la fantasia da chef riconosciuto numero uno al mondo. “Perché – ha assicurato Botturanei quattro giorni di fiera, dal 6 al 9 aprile, – io non mancherò mai e ogni giorno presenterò i menù di tutte le strutture del gruppo, con un piatto simbolo, unico comune denominatore, il tortellino del tortellante, che unisce solidarietà e abilità dei ragazzi autistici e delle nonne depositarie della saggezza gastronomica della nostra terra”. A Casa Maria Luigia, Insieme agli chef, il prossimo Vinitaly dell’Emilia Romagna è stato svelato dall’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e dal presidente di Enoteca Regionale Davide Franscari che insieme a Roberta Frisoni, titolare dell’Assessorato al Turismo hanno ricordato l’importanza dell’enogastronomia come traino e sostegno al comparto turistico e all’economia regionale, celebrandone il forte contenuto identitario e culturale. Negli speech i relatori hanno ricordato i numeri e le novità principali della presenza regionale al padiglione 1 di Vinitaly: 80 espositori, 17 masterclass, il ristorante dello chef tristellato Massimo Bottura e un nuovo concept grafico volto a valorizzare le innumerevoli sfumature del vigneto emiliano-romagnolo lungo la via Emilia, in un suggestivo “giardino” vestito di fiori e calici. E sarà proprio Vinitaly, manifestazione business del vino per antonomasia, il palcoscenico dal quale i vini dell’Emilia-Romagna si presentano quest’anno al grande pubblico in una forma rinnovata e contemporanea, mostrando la coesione di un territorio che grazie alla regia di Enoteca regionale, Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna ha scelto di fare squadra per lavorare in maniera unitaria e posizionare la qualità del vino emiliano-romagnolo a un livello sempre più alto.

Gli appuntamenti
Non solo degustazioni. Da domenica 6 a mercoledì 9 aprile, gli spazi dedicati all’Emilia-Romagna vivranno anche con 17 masterclass di approfondimento e degustazione guidate da esperti del settore, che illustreranno le caratteristiche distintive delle principali denominazioni regionali offrendo ad appassionati e operatori l’opportunità di scoprire i segreti dei vini e dei prodotti emiliano-romagnoli, esplorandone la storia, il carattere e la versatilità.

Tra gli appuntamenti da non perdere la masterclass di lunedì 7 aprile (ore 12.30) dedicata alla versatilità dei vini emiliano-romagnoli: un viaggio enoico che sintetizzerà l’animo “pop-rock” dell’Emilia-Romagna da bere.

Ma il palinsesto si animerà già da domenica 6 aprile, dapprima con “Lambrusco. Elogio della gioia e della versatilità” (ore 10,30), quindi con “Rocche di Romagna: il nuovo racconto del Romagna Sangiovese” (ore 12,30). I vini dei Colli Piacentini saranno invece al centro de “L’anima frizzante dei cocktail d’autore” (ore 14,30), mentre alle 16,30 la Sala Masterclass ospiterà l’appuntamento con “Malvamici: un legame d’eccellenza tra Malvasia di Candia Aromatica e la gastronomia parmense”.

Lunedì 7, ad aprire la giornata sarà invece “L’Emilia-Romagna: un viaggio dalla terra al calice, fino al digitale”, strategie per valorizzare i vini dell’Emilia-Romagna online e renderli attraenti per i nuovi consumatori del vino, mentre alle 14,30 sarà il turno di “Tramonto DiVino – Presentazione del calendario 2025”, un excursus sul roadshow enogastronomico dedicato ai vini ed ai prodotti certificati dell’Emilia-Romagna, giunto quest’anno alla 20° edizione. Seguirà, alle 16,30, l’appuntamento con “L’Emilia dei 5 sensi. Viaggio lungo le Strade Vini e Sapori di Emilia”: un’esperienza lungo le Strade di Parma e Piacenza alla scoperta del territorio attraverso i 5 sensi: il sapore del cibo, il profumo del vino, il suono dei torrenti e delle stagioni, il lavoro con le mani, la meraviglia della natura e dell’arte.

Martedì 8 aprile, il programma inizierà con “I Vini Ambasciatori dell’Emilia-Romagna”, una masterclass riservata ai giudici internazionali del Concours Mondial de Bruxelles, dove verranno degustati in rassegna i 12 vini Ambasciatori dei territori enologici della regione individuati dalla guida AIS regionale Emilia-Romagna da bere e da mangiare. L’appuntamento sarà seguito, alle ore 13, da “Consorzio Emilia-Romagna: un mosaico di vini dalla pianura alla collina”, mentre alle 15 sarà la volta de “Gli Spagatori: una storia di integrazione”, documentario realizzato da Cantine 4 Valli, azienda vitivinicola piacentina, in collaborazione con la Cooperativa Sociale I Perinelli, che si occupa di favorire percorsi di cura e riabilitazione a persone con disagio psichico. Alle 17, l’incontro “Albana DOCG: un Viaggio tra Stili e Sfumature”, farà esplorare le diverse interpretazioni di questo vino unico, scoprendo come territorio e vinificazione ne esaltano le sfumature.

Ultima giornata mercoledì 9 aprile, con “Emilia-Romagna: il racconto di una terra attraverso i suoi vini” (ore 10,30), che esplorerà i vini più rappresentativi della regione, mettendo in luce il loro legame con il territorio e le nuove tendenze del mercato. A seguire (ore 12,30) “Dolce Emilia-Romagna”, un viaggio lungo la Via Emilia alla scoperta dei vini dolci e passiti, mentre alle 14,30 “Il digital wine marketing” metterà in luce il ruolo sempre più dominante del contesto digitale nella promozione e divulgazione della produzione enologica regionale.


Maurizio Magni
Giornalista e sommelier è responsabile della guida Emilia Romagna da Bere. A tavola e nella vita è sostenitore del libero arbitrio e del paradosso francese.
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