È uscita l’edizione 2025 di Cantine d’Italia, la Guida per l’enoturista a cura di Go Wine. Complessivamente sono 874 le cantine selezionate, 268 le “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.980 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire.
Cantine d’Italia si presenta con una sua identità specifica, che vede nella cantina il suo punto di riferimento, il luogo simbolico sempre più meta di tanti enoappassionati. “La Cantina, nel corso degli anni, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio – spiegano i promotori in una nota - perché comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi. Quindi non è una Guida tradizionale ai vini, come recensione e punteggi di singole etichette ma un volume che sviluppa il tema della narrazione a fianco della selezione dei vini e consente di approfondire conoscenze con tantissimi dati e notizie”.
Cantine d’Italia riserva uno spazio anche all’Emilia Romagna con 29 cantine recensite alle quali se ne aggiungono 5 segnalate. Una sezione è anche dedicata ai luoghi dove dormire e mangiare.
Riguardo le “Impronte d’eccellenza” segno di qualità nel campo dell’Enoturismo su tre fattori (sito, accoglienza e profilo produttivo), 7 sono le cantine premiate.
Due Impronte: Fattoria Paradiso (Bertinoro), Torre Fornello (Ziano Piacentino),
Una Impronta: Cesari Umberto (Castel San Pietro), Fattoria Zerbina (Marzeno), La Stoppa (Rivergaro, Pc), La Tosa (Vigolzone, Pc), Opera 02 (Castelvetro).
Queste le cantine recensite: Barattieri di S. Pietro, Calonga, Campo del Sole, Cesari Umberto (new entry), Corte Madonnina, Fattoria Paradiso, Fattoria Zerbina, La Casetta (new entry), La Sabbiona (new entry), La Stoppa, La Tosa, Longanesi Daniele, Lusignani Alberto, Giovanna Madonia, Manaresi, Medici Ermete & Figli, Monte delle Vigne, Opera 02, Paltrinieri, Podere Riosto, Podere Vecciano, Rinaldini Paola, Tenuta Bonzara, Tenuta Pederzana, Terre Rosse Vallania (new entry), Tizzano, Torre Fornello, Tre Monti, Trerè.
“La Guida ogni anno si arricchisce di spunti e di temi; sempre uniti dall’obbiettivo di fondo – spiega Massimo Corrado, presidente di Go Wine e direttore editoriale –: raccontare attraverso l’Italia del vino una bella idea d’Italia, uno dei volti più belli del nostro Paese. Il tema del racconto, delle persone che animano la cantina, dei vini spesso espressione di una bella progettualità, stanno alla base della Guida. Il vino è così la chiave per ascoltare il racconto di un luogo, di una terra, respirandone le atmosfere”.