Leggermente posticipato rispetto alle precedenti edizioni, anche in questo 2019 la Romagna dedica un mese intero a uno dei suoi vini simbolo, l’Albana. “Alba di giugno”, infatti, è il titolo dell’iniziativa organizzata dal Consorzio Vini di Romagna, in collaborazione con Enoteca Regionale Emilia Romagna e con associazioni culturali locali, volta a valorizzare e promuovere uno dei vini simbolo di questa terra, fornendo nuovi spunti e nuove possibilità di conoscenza agli eno-appassionati che
partecipano ai vari appuntamenti.
Appuntamenti itineranti che coinvolgeranno alcuni dei borghi più belli della Romagna. Si parte da Faenza il 1 giugno (a Casa Spadoni, dalle 17.30 alle 20), per poi proseguire l’8 giugno in piazza della Libertà a Bertinoro nell’ambito dell’evento “Vini e Sapori in Strada” (ore 19-24), il 16 alla Torre di Oriolo dei Fichi (ore 14.30-18.30), il 22 alla Terrazza dell’ex Ristorante Gigiolè nell’ambito dell’evento “Brisighella Romantica” (ore 18.30-21), per concludere il 29 alla Rocca Sforzesca di Dozza, nel cortile interno adiacente all’Enoteca Regionale (ore 15.30-22).
In tutte le location sarà presente un banco d’assaggio per dar modo al pubblico di degustare e apprezzare i vini finalisti dell’ “Albana Dèi”, iniziativa annuale giunta alla settima edizione, ideata e curata da Carlo Catani e Andrea Spada. Vini finalisti selezionati “alla cieca” da una giuria tecnica composta da critici delle guide dei vini, tecnici ed esperti enogastronomici, sommelier, commerciali vino, riunitisi a fine maggio. Il responso della giuria tecnica andrà ad assegnare il premio alle migliori Romagna Albana DOCG di tipologia secco; il pubblico sarà invece chiamato ad assaggiare e votare i vini finalisti per eleggere “L’Indigeno del Cuore” – premio Valter Dal Pane e – ove presenti i banchi dei produttori con le nuove Albane locali – a eleggere l’Albana del Borgo nelle versioni secco e passito.
Questi appuntamenti annuali sono l’occasione per il Consorzio Vini di Romagna per fare il punto su quello che è il vitigno indigeno e il vino più identitario della Romagna, nell’intento di diffonderne la cultura affermandone la straordinarietà e il carattere distintivo, nella ricchezza d’interpretazioni dei produttori romagnoli. A rafforzare il messaggio, al banco dei vini finalisti da votare, si svolgerà l’iniziativa “A scuola d’etichetta” con un incaricato e specifici flyer a illustrare i plus della DOCG