Gallegati, vi spiego il progetto Brisighella

Brisighella fa sul serio. Nel suo progetto enologico capace di riunire una squadra di 19 produttori. Nel suo modo di fare comunità presentandosi al Convivio Emiliani davanti a una grande tavola collettiva in una sontuosa cena firmata Gianluca Gorini. Questione di dettagli, che fanno la differenza. Ma più in generale questione di Romagna, in quel lembo di fascia appenninica ferita da alluvione e terremoto (Brisighella e Modigliana) ma tutt’altro che affondata. Anzi, all’azione di una natura impervia è scattata una reazione umana dall’orizzonte lungo.

Il progetto dell’associazione “Brisighella, anima dei tre Colli” ne è un esempio lampante. Partito tra “pochi amici” in breve è cresciuto in maniera esponenziale sino a mettere in rete 19 vignaioli. Nel mirino, il vitigno autoctono per eccellenza: l’Albana. Il progetto si chiama Brix (il nome è la radice del nome Brisighella in celtico e indica un luogo scosceso) e si propone di definire uno stile di Albana intorno a un disciplinare di produzione condiviso da tutti i produttori brisighellesi. Perché Brisighella ha una sua peculiarità nei suoi tre colli che corrispondono ad altrettante tipologie di territorio: sabbie gialle e argille, gessi, marne e arenarie. Una varietà morfologica che dà vita a vini unici.

Anima e motore del progetto è Cesare Gallegati, presidente del gruppo “Brisighella, anima dei tre Colli”. Lo abbiamo incontrato nella prima giornata dell’evento ospitato a Brisighella.

Gallegati come è nato il progetto “Brisighella, anima dei tre Colli”?
Da un gruppo di amici, di piccoli produttori di qualità, che hanno pensato di mettersi insieme per valorizzare il territorio. Ci siamo detti: facciamo tante belle cose ma non le comunichiamo. Oggi infatti puoi fare progetti straordinari ma se non li comunichi finisci per parlarti addosso, e questa è sempre stata la nostra problematica. Abbiamo così deciso di uscire dal nostro piccolo areale e raccontare che c’è una Romagna che fa cose straordinarie.

Dall’idea all’azione: quando?
Ne parlavamo da diversi anni, poi quando i tempi sono stati maturi siamo passati alla fase operativa. La scelta dell’Albana è stata quasi naturale. È un vitigno unico, straordinario, che abbiamo solo noi, è stata la prima Docg d’Italia. È un vitigno sul quale si poteva lavorare attraverso una proposta che ancora non c’era.

Un anno fa eravate in pochi.
Cinque per la precisione, quando abbiamo dato vita a questa associazione.

Poi cosa è successo?
Abbiamo proposto il nostro progetto e con nostra grande sorpresa nel giro di poco tempo abbiamo registrato l’adesione di quasi tutti i produttori, tanto che oggi rappresentiamo il 90 per cento del vigneto della zona di Brisighella.

Come si spiega quest’ampia adesione?
Hanno capito che la nostra è una proposta seria, convincente.

Possiamo dire che la vicina Modigliana ha fatto da apripista?
È stata un esempio, sono partiti prima di noi. Brisighella ha tutte le carte in regola per imporsi come territorio di grande valore enologico.

Una Brisighella dalle tre anime.
Le abbiamo legate ai tre colli, ognuno dei quali esprime un territorio diverso e unico. Questo fa di noi una proposta molto articolata rispetto a zone più uniformi. Noi abbiamo terreni calcarei, il gesso e il marnosa arenacea. Ciò non toglie che l’interpretazione deve essere condivisa e questo porta a valorizzare le differenza nell’identità.

Come sarà questo progetto tra qualche anno?
Non ho nessuna certezza. L’unica che ho è quella di mettercela tutta. Siamo convinti che ci sia oggi a Brisighella una comunità di produttori consapevole. E questo è un grande valore. Gente preparata, che magari non viene proprio dalla terra e ha studiato, e che conosce il mondo del vino. La nostra è una proposta molto seria e convincente. E questo è foriero di grandi risultati.


Filippo Fabbri
Calciatore mancato, giornalista per passione. Una stella polare, il motto del grande Gianni Brera: “Prima di scrivere un articolo bevi un bicchier di vino”. Perchè come diceva Baudelaire "bisogna diffidare degli astemi". Contatti: filfabbri@gmail.com
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