Bambini al ristorante: una questione aperta

Spesso considerati “ospiti” scomodi, sicuramente impegnativi, i bambini vanno inclusi nell’esperienza di consumare un pasto al ristorante perché questo offre vantaggi e stimoli ai quali sarebbe un peccato rinunciare.

Se il cibo di casa è nutrimento fisico e affettivo, quello che si mangia fuori è esplorazione e scoperta. Se si mettono in pratica alcuni accorgimenti penso che si possa trasformare l’esperienza del pasto al ristorante in un momento di crescita per adulti, bambini e ristoratori. I bambini al ristorante scoprono nuove abitudini e nuovi sapori, i genitori trovano spunti per arricchire il menù familiare e per conoscere più a fondo i gusti dei più piccoli, mentre i ristoratori scoprono che l’attenzione ai bisogni dei bambini può rivelarsi fonte di soddisfazioni economiche e professionali.

È vero che il comportamento dei più piccoli al ristorante può comprendere capricci, schiamazzi, richieste di fuori menù che possono diventare un problema. Se alcuni ristoratori si sono nel tempo adeguati alle esigenze delle famiglie ce ne sono altri che fanno fatica ad accettare prenotazioni di famiglie con bambini. Addirittura c’è chi arriva anche a escluderli.

La questione è aperta. Ragioniamoci insieme con questa domanda: il crescente disinteressamento dei ristoratori nei confronti dei bambini sarà un danno nel futuro? Potrà una generazione di bambini non abituati a un certo di tipo di allenamento del gusto essere pronta a diventare il “cliente gourmet” di domani?

L'educazione al gusto richiede l'intervento di un'ampia serie di gesti e atteggiamenti: curare la bontà, la bellezza, la varietà, presentare il piatto in modo giocoso, raccontare il contenuto del pasto. Queste accortezze saranno alla base di una cultura culinaria che durerà per tutta la vita.

Ricordo ancora pranzi e cene con la famiglia che mi hanno lasciato emozioni indelebili. Oltre alla necessità di una buona educazione familiare anche noi osti dobbiamo fare la nostra parte con dei ristoranti aperti e a misura di bambino.


Proposta di ricetta per grandi e piccini

Filetto di pescato, furikake e caponata leggera

Per i piccini: Pesciolino Arlecchino.

Abbinamento (per i grandi) Albana DOCG “Fondatori GP” – Merlotta IMOLA

Procedura:

Condiamo un filetto deliscato di pescato locale con evo, sale e due gocce di vino e lo passiamo al forno fino a cattura;

Spadelliamo intanto una buona dadolata generosa di verdure colorate due gocce di soia ed evo.

Impiattiamo il filetto completato da furikake japponese; noi amiamo farlo in casa, poniamo le verdure accanto, aggiungendo pinolo precedentemente tostato e mentuccia fresca, evo e serviamo.


Ale Fanelli
Vulcanico ristoratore, sperimentatore dei migliori vini e prodotti dell'Emilia Romagna
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