Un Vinitaly pieno di riconoscimenti quello che si è appena concluso per la Enio Ottaviani Vini e Vitigni di San Clemente. Un coro unanime che ha visto trionfare l’ultimo e prestigioso nato della cantina, il ‘Dado’ Sangiovese 2017 come ‘Maglia Rosa’, cioè primo vino selezionato, nella specialissima classifica stilata in questi giorni dal sommelier campione del mondo Luca Gardini per la Gazzetta dello Sport. Un primo posto che proietta il vino riminese nella Riccione – San Marino Cronometro Individuale - Sangiovese Wine Stage, nona tappa del Giro d’Italia in programma il 19 maggio prossimo dove il ‘Dado’ e la cantina saranno presenti ad accompagnare gli atleti nella tappa romagnola. E, dai pedali al prestigio internazionale, raddoppiare la cifra del Dado ci ha pensato Forbes Italia, la prestigiosa ‘bibbia’ che dagli Stati Uniti detta le regole di economia, finanza e buon vivere, inserendo il vino della Enio Ottaviani fra le 100 etichette da non perdere fra le migliaia presenti a Vinitaly 2019. Lusinghiero il giudizio sul nettare riminese: “Naso di rosa, alloro e cappero, beva consistente, di grande eleganza e dal retrogusto dissetante di buccia di arancia”. Un vino, il Dado, realizzato in edizione limitata, che Davide il produttore, definisce Sangiovese-paesaggio, un omaggio alla tradizione di Romagna.
Ma non di solo sangiovese brilla il Vinitaly della Enio Ottaviani. A movimentare ulteriormente la festa ci ha pensato Strati, Romagna Pagadebit Dop entrato con 90 punti nella 5Stars Wines, la guida dei grandi vini che viene stilata sulle etichette di Vinitaly da 150 esperti internazionali. Un riconoscimento che spetta a meno del 10% di tutti i vini presenti alla kermesse veronese, e che Strati divide quest’anno con altri autoctoni romagnoli di prestigio come l‘Albana Docg della Tenuta Masselina di Castel Bolognese e il Sangiovese Riserva, Vigna del Generale di Nicolucci a Predappio.