Un campano di talento sotto ‘I Portici’ di Bologna

Sarà il ‘Teatro Eden’, café chantant di fine Ottocento, prestigiosa sede del ristorante gourmet ‘I portici’, in via Indipendenza a Bologna (1 stella Michelin), il palcoscenico privilegiato dove si muoveranno Nicola Annunziata, nuovo Executive Chef de ‘I Portici Hotel 4*S e dell’omonimo ristorante, e la sua brigata.

Campano di origine, classe 1992, Nicola Annunziata è fra più giovani stellati d’Italia. La stella infatti lo chef l’ha ottenuta a 25 anni a Latina nelle cucine del Ristorante Vistamare.

Approdato a Bologna, dopo un girovagare proficuo e lusinghiero in Italia e all’estero, Nicola Annunziata, promette una cucina leggera, vasta ma semplice nei concetti, con pochi ingredienti genuini, freschi e selezionati con grande rispetto della stagionalità, che parte dalla sua passione per l’etnobotanica.Raffinati e originali i piatti che abbiamo avuto la fortuna di assaggiare. In gran parte caratterizzati da un’impronta marina, suggerita dalle sue radici, che ancora devono venire a patti con la tradizione emiliana, alla ricerca di quella contaminazione cultural-gastronomica che potrebbe offre allesue preparazioni una marcia in più.Delicato e un po’ orientaleggiante il suo

‘Polpo arrosto’, impreziosito da cime di rapa, chutney di mela cocomerina e olio all’alloro. Delizioso lo ‘Spaghetto spezzato’,di pura tradizione campana, risottato in una zuppa di estratto di pesce di scoglio, pesto di datterini e polvere di olive nere. Piatti accompagnati da un azzeccatissimo Fiano, con temperamento fresco e verticale a rivelare l’altitudine e l’esposizione dei vigneti, servito e raccontato da Riccardo Ricci l’ottimo sommelier del ristorante. E ancora, dal pesce alla carne, l’Agnello, nel suo ristretto

costellato da una vignarola invernale ed erbe amare, generosamente abbinato a un Aglianico (tanto per restare in Campania) scorrevole e contemporaneo, nonostante il leggero passaggio in legno


Maurizio Magni
Giornalista e sommelier è responsabile della guida Emilia Romagna da Bere. A tavola e nella vita è sostenitore del libero arbitrio e del paradosso francese.
magni@agenziaprimapagina.it

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