In questo articolo voglio parlarvi dell’impegno, dell’energia e dalla ricerca che noi ristoratori mettiamo in campo per le Festività più importanti dell’anno.
A Natale i grandi chef d’Italia escono con tantissimi, gustosissimi e preziosissimi panettoni. Cracco, Canavacciuolo, Perbellini ma in generale i ristoranti più attenti, che credono nella filiera e nella caratterizzazione del proprio locale, producono svariate quantità di panettoni o dolci natalizi a proprio marchio, da degustare nei propri locali o come oggetti quasi di “culto” da lasciare ai clienti per portarli a casa e da “esporre” nei propri salotti, magari sotto l’albero.
Poi ci sono gli allestimenti Natalizi, che creano vere e proprie magie. Per me il maestro in questo è Franco che “Al Caminetto” riproduce una nevicata suggestiva in un ambiente sfarzoso degno dei migliori grandi Hotel nel mondo, creando un’atmosfera unica e inimitabile capace di fare tornare tutti un po’ bambini.
In molti si gioca con le apparecchiature, ricordandoci l’importanza della “mis en place” che a volte si sta un po’ perdendo ma che trovo fondamentale e direi spettacolare nel periodo natalizio. Anche questo fa la differenza nella scelta di una location ristorativa anche se sicuramente incide un po’ sul conto.
E che meraviglia i piatti tipici della tradizione, che non vanno dimenticati e che aiutano a fare cultura gastronomica. Il menu di Natale della tradizione ha sempre molta importanza. Questo rituale, in cui si condivide il cibo con familiari e amici, comune tra gli esseri umani di ogni cultura, diventa un atto quasi sacro nel periodo natalizio.
Infine, trovo fantastiche le Playlist Natalizie che accompagnano questi momenti conviviali, così importanti, da riscoprire e riassaporare, dopo il buio lasciatoci dalla pandemia.
Insomma, il Natale è il Natale e quindi grazie a tutti gli amici ristoratori che ogni anno scaldano i nostri cuori.
La ricetta di oggi
Beh non ho una vera ricetta ma un racconto; una delle esperienze più belle e divertenti che ormai ripeto da diversi anni. Siamo Al Caminetto, luogo speciale per gli incontri e per passare una serata tra coccole e opulenza.
Siamo ormai a fine cena, abbiamo assaggiato il carrello fantastico dei dessert, un sorbetto per rinfrescarci, ed ecco il patron Franco che viene a salutarci ma all’improvviso ecco spuntare dietro di lui uno dei fidatissimi collaboratori con un assaggio di spaghetti: il mitico Spaghetto Tel Aviv. Buonissimo, piccante al punto giusto. Spaghetti rossi come il fuoco, caldi come le festività, un piatto goloso, ricco che ti avvolge la bocca e la lascia gradevolmente pulita, pronta, questa volta, per la bellissima pasticceria fatta in casa.
Parola di Ale e Buon Natale a tutti!