Quando le due parti decidono di mettere da parte remore campanil-nazionalistiche, e cercano una sintesi, ecco che nascono risultati a dir poco inaspettati. Come nel Galà Dinner ospitato a Cesena Fiera, nella cena a quattro mani firmata dal cesenate Rocco Angarola dell’Osteria Michiletta, insieme allo stellato francese Christophe Girardot. Davanti a una platea internazionale di 300 persone hanno messo la loro creatività al servizio di un prodotto raramente al centro di piatti e cronache: l’asparago.
Che questo ortaggio non sia al primo posto nella borsa della spesa ce l’ha detto uno studio di Cso Italy che l’ha visto piazzarsi nella 22esima posizione. Infatti solo il 43% degli italiani lo acquista almeno una volta nel corso dell’anno. Abissale la distanza dalle tonnellate di patate, pomodori e insalata, nei primi tre posti.

Eppure, l’asparago si presenta molto più versatile di quanto si pensi. Lo ha dimostrato a Angarola nel suo “Passatello agli asparagi bianchi e verdi” e nel “Filetto al sale dolce di Cervia con giardinetto di asparagi” proposti a Cesena. Lo stesso ha fatto Christophe Girardot nell’apertura con “Asparagi bianchi vestiti di pollo al vapore” e negli estremi più accentuati di un piatto come “Uovo perfetto, cremoso di asparagi verdi e cialda di pane”.
Una grande serata, insomma, lungo la linea italo-francese. No, non quella discussa della Tav, bensì quella agra dell’asparago.