Partiamo dal nome, “Dado”. Così viene chiamato dagli amici Davide Lorenzi, colui che segue la cantina, dalla vigna alla bottiglia. Poi il progetto, perché di progetto si tratta: un Sangiovese in edizione limitata, 4000 bottiglie numerate (si parte in dicembre), un codice che ti consente di entrare in un club.
“E’ frutto di sette anni di lavoro. Dado è un cru di Sangiovese di Romagna ricavato da quattro particelle, su terreni differenti a San Clemente di Rimini. Ogni fazzoletto di terra esprime caratteristiche distinte e complementari tra loro”. Lo ha detto Davide, nella presentazione in anteprima a Casa di Mare a Forlì.

Il luogo non è stato scelto a caso. Casa di Mare è il laboratorio eno-culinario di Luca Gardini, sommelier campione del mondo, entusiasta dell’iniziativa, tanto da segnalarla in anteprima nella sua rubrica sulla Gazzetta dello Sport. “Siamo davanti a un progetto di qualità che trae la sua forza nel territorio. Iniziative di questo tipo devono essere sostenute”. Aggiungendo: “Dado è un omaggio alla grande tradizione del Sangiovese di Romagna”.
L’azienda lo chiama Sangiovese-paesaggio, per il rapporto intimamente legato alla terra. Altro che vitigni internazionali, è la Romagna più intima la bandiera di Enio Ottaviani. Come nel percorso proposto a Casa di Mare, con l’ouverture riservata allo Strati (Pagadebit in purezza), poi il Caciara, Sangiovese che ben si adatta al pesce. E come in un crescendo rossiniano, ecco il “Dado”: al naso profumo che esplode di frutto rosso, al palato succoso, con una tonalità di succo di melograno.
Un nuovo Dado è stato lanciato, dal Rubicone di Cesare è salito sino alle colline di Coriano d'oggi. Benvenuto!